Radiazione per esportazione, novità 2020

Previste novità importanti per quanto riguarda la radiazione per esportazione della propria automobile a partire dal mese di gennaio 2020. Sono state infatti introdotte delle modifiche in particolare per l'art.103 comma 1 del Codice della Strada, per cui la radiazione dell'auto dovrà essere effettuata prima della definitiva esportazione all'estero. Infatti fino al 31 dicembre 2019 la radiazione per esportazione prevedeva nel suo iter che le richieste si potessero effettuare solo dopo che il veicolo era stato trasferito all'estero, e immatricolato con nuove targhe straniere, mentre adesso deve avvenire prima, a patto però che il veicolo sia stato sottoposto a revisione e con esito positivo. 

Radiazione per esportazione 2020, cosa dice la norma

Vediamo in dettaglio cosa dice la norma modificata del Codice della Strada che è entrata in vigore il 1 gennaio 2020: 

"Per esportare definitivamente all’estero autoveicoli, motoveicoli e rimorchi immatricolati in Italia, l’intestatario o l’avente titolo chiede all’ufficio competente la cancellazione dall’archivio nazionale dei veicoli e dal PRA, restituendo le relative targhe e la carta di circolazione. La cancellazione è disposta a condizione che il veicolo sia stato sottoposto a revisione, con esito positivo. E in data non anteriore a sei mesi rispetto alla data della richiesta di cancellazione. Per raggiungere i transiti di confine per l’esportazione il veicolo cancellato può circolare su strada solo se munito di: foglio di via e targa provvisoria"

Quindi come si evince dalla lettura della norma modificata la richiesta di radiazione per esportazione deve eessere effettuata prima del trasferimento all'estero e non dopo, e soltanto dopo aver superato con esito positivo la revisione, eseguita non più tardi di sei mesi prima dalla data della richiesta. Questo vuol dire anche che se l'ultima revisione disponibile risale a una data anteriore al semestre, allora bisognerà eseguirne un'altra prima di effettuare la richiesta di radiazione per esportazione.

Radiazione per esportazione, i documenti

Altra novità dal 1 gennaio 2020 riguarda la documentazione al fine della reimmatricolazione in altra nazione estera: in fase di applicazione della nuova disciplina la vettura sottoposta a radiazione per esportazione sarà munita non solo di foglio di via e di targhe provvisorie per il transito oltre la frontiera nazionale, ma anche della carta di circolazione originale che viene appositamente annullata per l'esportazione, in modo che non risulti più valida per la circolazione. In ogni caso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in sinergia con l'ACI ha dichiarato che nel corso del 2020, anche in previsione della graduale entrata in vigore a pieno regime del nuovo Documento Unico di Circolazione, sarà predisposta una procedura con iter semplificato per disbrigare nel più breve tempo possibile le richieste di radiazione auto per l'estero.

Cosa non si può più fare

I termini con cui sono cambiate le modalità di richiesta di radiazione auto per l'estero potranno prendere in contropiede chi aveva deciso di svolgere tale pratica ma non ha fatto in tempo a completare l'iter entro il 31 dicembre 2019: fino a quella data infatti era ancora ammessa la possibilità di richiesta di radiazione successiva all'effettiva reimmatricolazione all'estero, attraverso gli uffici consolari italiani presenti nelle nazioni interessate secondo le istruzioni operative che erano in vigore fino a tale data. La domanda tramite consolati prevedeva la consegna dell'apposita documentazione insieme al pagamento di emolumenti ACI, imposte di bollo e diritti DT, che erano da effettuarsi con vaglia internazionale intestato all'ufficio provinciale ACI di competenza o con bonifico bancario sul conto di tesoreria dell’Automobile Club d’Italia. Per tutte le novità concernenti la nuova procedura di radiazione per esportazione si consiglia di consultare il sito web ACI che viene costantemente aggiornato con tutte le novità che riguardano gli apsetti legislativi legati alla circolazione e alle altre pratiche burocratiche per il possesso di veicoli a motore.

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